Effetti avversi associati a impianto transcatetere di protesi valvolare aortica
L’impianto transcatetere di protesi valvolare aortica ( TAVI ) rappresenta un importante trattamento per i pazienti con grave stenosi aortica sintomatica ad alto rischio operatorio, ma non sono disponibili stime precise di gravi effetti avversi nella pratica attuale.
Mediante una meta-analisi di studi contemporanei sono stati quantificati gli effetti avversi associati con TAVI e si è valutato se il tipo di valvola transcatetere e il metodo di impianto della valvola siano associati a differenze negli esiti avversi.
Sono stati esaminati tutti gli studi che includevano almeno 100 pazienti sottoposti a impianto transcatetere di protesi di valvola aortica che avevano segnalato almeno 1 esito di interesse.
In totale, 49 studi con 16.063 pazienti hanno soddisfatto i criteri di inclusione.
La sopravvivenza globale a 30 giorni e a 1 anno dopo TAVI è stata, rispettivamente, del 91.9% e del 79.2%.
Un blocco cardiaco che ha richiesto impianto di pacemaker permanente è stato l’esito avverso più comune ( 13.1% ) ed è stato 5 volte più comune con la valvola CoreValve ( Medtronic ) rispetto alla valvola Sapien ( Edwards Lifesciences ), impiantate utilizzando il percorso transarterioso ( 25.2% vs 5.0%, rispettivamente).
Il tasso globale di complicanze vascolari è stato del 10.4%, ed è stato più alto con l'impianto transarterioso della valvola Sapien ( 22.3% ).
L'insufficienza renale acuta che ha richiesto una terapia sostitutiva renale è stata la terza complicanza più comune, verificatasi nel 4.9% dei pazienti.
In conclusione, gli effetti indesiderati più comuni associati a TAVI sono stati: blocco cardiaco, complicanze vascolari e insufficienza renale.
Il tipo di valvola transcatetere e il percorso di impianto sono associati a variazioni nel rischio di alcuni effetti avversi. ( Xagena2013 )
Khatri PJ et al, Ann Intern Med 2013; 158: 35-46
Cardio2013 Chiru2013